Vinilis(ta)ticità

Da un mese circa sono un fan del vinile.
Lo ero già prima, perchè ogni volta che vedevo un vinile mi scoglievo nel brodo della Discografia Primordiale, affascinato da tanta, analogica beltà.
Ma adesso lo sono di più, perchè ho un mezzo con cui ascoltare il suono proveniente dai neri dischi.
Ma non è facile, essere appassionato di vinile, soprattutto se si vuole puntare su vinili di recente fattura, di recenti prodotti discografici.
Ci sono molte cose che rendono proibitivo il sogno del vinilista.
Ad esempio, il prezzo.
I prezzi dei vinili sono quanto di più mostruso ci sia.
Nei miei giri ho trovato molte pietre miliari della storia della musica a 10 € (ad esempio, Sgt. Pepper dei Beatles, che non mi sono fatto scappare!!!), mentre ci sono singoli che girano attorno alla 30ina di euro.
Cifra astronomica per un' unica canzone.
E non è da sottovalutare la poco affabilità dei dischi stessi.
Prima di un semplice ascolto, infatti, devo svolgere una serie di operazioni:
1-Prendere il giradischi, aprirlo ed attaccare la spina
2-Prendere il disco prescelto
3-Togliere dalla copertina di carta il disco
4-Dare una pulitina con panno a tutti i due lati (perchè la polvere è nemica della riproduzione)
5-Inserire il disco nel giradischi
6-Far partire il giradischi, muovendo la puntina verso l'esterno
7-Posizionare la puntina sul bordo nero che segna l'inizio del disco (cosa quasi impossibile!)

...e dopo tutto ciò, si può iniziare un viaggio nella analogicità!
EVVIVA!

Insomma, prima di diventare vinilisti, PENSATECI SU'!

(nella foto: Chris degli Slipknot. The image is used only for illustrative scope. E' il membro del gruppo dell'Iowa che ho più trascurato. Con questa foto, cerco di riscattarmi...)