Su MaReBiTo di Takashi Shimizu

Trama in breve: Masuoka (Shinya Tsukamoto) è un cameraman free-lance che adora riprendere l'orrore negli occhi di chi sta morendo.
Un giorno, perlustrando il luogo di un suicidio che lui stesso ha filmato giorni prima, si avventura per i sotterranei di Tokyo, in cerca di emozioni forti.
Lì trova una ragazza, incatenata ad una roccia, la libera e la porta a casa sua.
Ben presto scoprirà che la ragazza, da lui appellata ''F", si nutre solo di sangue...

Ho una vera passione per i film coreani e giapponesi.
Perchè mi lasciano sempre qualcosa dentro, una sensazione di piacevole malessere.
Mi piace chi sperimenta, anche con scelte a volte che non approvo, linguaggi nuovi, nuovi modi di porre la realtà.

Marebito è un film che aspettavo da tempo, da quando lessi della sua esistenza su un sito dedicato al cinema orientale.
Perchè è un film del mio regista (forse ex) preferito, Takashi Shimizu e perchè parte da uno spunto interessante (l'amore difficile e logorante, il binomio vita/morte).

Sabato l'ho visto e ne sono rimasto deluso, perchè me l'aspettavo molto più delicato, molto più profondo e stilisticamente più convincente.
Soprattutto mi ha stupito la regia, molto televisiva (nel senso più cattivo del termine) e la totale mancanza di tensione, che in Ju-On, precedente lavoro del regista, imperava.

Se volete comprarlo, per curiosità, io l'ho pagato 9, 90€ alle Messaggerie Musicali di Piazza Duomo...
(nella foto: un fotogramma del film. The image is used only for illustrative scope.)