Monday, January 15, 2007


Scarpe.
Sabato avevo bisogno di scarpe nuove.
Così ho deciso di farmi un giro per il centro di Milano, bazzicando nei posti ove sapevo dell'esistenza di Converse senza padrone.
Così sono entrato nel primo negozio.
E le Converse erano poche.
Ma comunque vi era sempre il classico moderno, cioè la tipica Converse rossa.
Così ho chiesto l'aiuto di un inserviente, ma lui mi ha risposto picche.
Poi ho chiesto l'aiuto ad un altro inserviente, e lui mi ha risposto imitando il collega.
Infine ho aspettato lì, con una faccia da cagnolino abbandonato, davanti all'espositore di (poche) Converse.

Dopo un'ora me ne sono andato da un'altra parte.
E lì ho chiesto subito ai baldi giovinotti , per rompere ogni indugio:"Scusate, vorrei un paio di Converse numero 42 ad un prezzo oscillante tra i 40 e 50 euro...".
E loro mi hanno proposto un paio arancione numero 41.
E non ne avevano altre.

Quindi, triste e mesto, mi sono rifugiato da Mariposa.

(nella foto: I Kylesa, ultimo gruppo da me scoperto. The image is used only for illustrative scope. Sono carini, anche se mi sembrano un pò troppo sicuri della qualità della musica che fanno...)

4 comments:

Anonymous said...

Nessuno può capirti meglio di me su delusione da manacato acquisto di scarpe..ci si sente molto tristi, lo so...e poi quei commessi sn stati veram perfidi...dai, il mondo è pieno si converse..le troverai..e nn solo arancioni...! baci-scarlett

Anonymous said...

durante i saldi le scapre vanno via come il pane e i commessi sono abcora + odiosi xciò ti capisco ;__;
bacio
Ely

FantasticManOfPlastic said...

Per Rossella: Più che altro mi ha dato fastidio che sono andato a Milano apposta per prendere le scarpe e sono tornato a casa con i soliti due CDs...

Sicuramente AV (Affabile Venditore, il mio commesso preferito del Mariposa) ora sarà più contento...

FantasticManOfPlastic said...

Per Ely: ODIOSISSIMI! Poi il bello è che una commessa mi ha salutato quando sono entrato, poi non mi ha cagato per nulla.
Se una commessa mi saluta, io presumo che lei mi venga a presso dopo...

Poi non è che c'era tanta gente, in quel posto...