Mi capita di leggere Devilman di Go Nagai e non trovarci violenza, ma acuta disperazione.
E mi capita di leggere Hellboy di Mike Mignola, dopo aver consumato in meno di due settimane i due film, e di trovare la poesia proprio nelle storie non descritte nei film, soprattutto nelle parti in cui strani personaggi intonano strane lingue e non è ben chiaro quello che sta succedendo o succederà.
Oggi dovrei lavorare.
Il condizionale è d'obbligo, perchè non è mai detto che si lavorerà finchè non si lavora per davvero.
Ultimamente sto lavorando troppo assai....
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