Un giorno eravamo io e mia sorella Vale a Milano.
Che occorre dire al lettore occasionale (cioè, tutti, visto che da parecchio non scrivo per ragioni non dipendenti da me(lavoro)) che mia sorella Valentina, pur essendo iscritta alla facoltà di Bologna, passa più tempo a casetta sua che nel capoluogo emiliano.
Un giorno eravamo io e mia sorella Vale in un MCDonald's del centro e da qualche tempo ci stiamo spesso a far colazione, perchè a lei piace il cappuccino e a me piace berlo col tappino ciucciatorio che di recente mettono alle bevande per asporto.
E vi era all'altro lato del nostro tavolo, uno strano incrocio tra una velina neo-borghese e Sadako Yamamura, immobile e priva di vita, coperta da una zazzera quasi scomposta, che parlava sommessamente al cellulare, gridando a bassa voce: "No, cioè, non voglio stare con uno che si fa di coca, capito?" e facendo sissì e nonnò sommessamente per altri 10 minuti.
Certa gente mi fa sempre morire dal ridere...
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