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Thursday, June 12, 2008

Io e Margherita

Margherita è quella che mi ha messo via il gioco delle Puffy Amiyumi quel tristo giovedì.
Vari suoi colleghi hanno risposto seccamente alle mie chiamate e alle mie visite al negozio.
E mi hanno sempre detto "chiedi a Margherita!".
E ieri l'ho chiamata, Margherita.

io: "salve. vorrei parlare con Margherita!"
uomo: "ah. Margherita. Perchè?"
io: "ho riservato un gioco giovedì e lunedì sono venuto e mi hanno detto che c'era l'inventario e..."
uomo: "ahhhhhhhh....sei quello delle Puffy Yammiyammi o come cavolo si chiamano..."
io:"sì"
uomo: "te la passo..."
Marghe: "Alessio?"
io: "sì!"
Marghe:"Mi ricordo di te. Ti ho riservato il gioco, ma non so se ce l'ho ancora o l'ho buttato!"
io:"Ah! E adesso? Come faccio? Lo posso venire a prendere domani?"
Marghe:"Ah, non lo so. Domani chiamami prima di venire qui e te lo dico! Ciao!"

Trovo molto di surreale, in questa faccenda.
Perchè, diciamo la verità, non è che muoio, se non ho quel gioco.
Ma, cribbio, se me lo faccio riservare, mi aspetto almeno di ritrovarlo integro ed in salute.
Bah.
A domani la conclusione.

Thursday, April 17, 2008


Nuova ossessione

A volte, un' opera mi piace a tal punto da diventare parte di me.

A diventare il sottofondo dei miei racconti, a diventare citazioni, iconografia personale.

Personale religione.


Amo killer7.
Primo videogioco in assoluto ad entrare in me.
Lo amo come ho amato Two Sisters e Ju-On, come ho amato Evangelion, come ho amato Palahniuk (ma Palahniuk è morto) , Banana Yoshimoto (anche lei) e Daniel Pennac, come ho amato Samurai Jack.


Amo i punti luminosi degli Heaven Smile, che, se colpiti, donano sangue che può guarire e aumentare abilità, amo le teste nella busta di carta da resuscitare a colpi di X, amo gli stupendi scenari, che tanto Jack Samurai ricordano, amo Travis e le sue magliette, Iwazaru, amo ricaricare l'arma con la leva analogica prima di percorrere un corridoio pieno di avversari invisibili, amo notare il mio miglioramento continuo ed inaspettato, amo i boss di fine livello da ammazzare ogni volta in maniera diversa.

Amo soprattutto diventare un vecchio sulla sedia a rotelle che possiede personalità multiple, ognuna con diverse abilità omicide ed ognuna con un diverso corpo sano.

E l'aria di desolante solitudine, che tutto pervade.


Se avete un PS2 o un Gamecube, compratelo.

Se avete voglia, vivetelo.


(nella foto: Con Smith, il mio velocissimo bipistolato preferito. The image is used only for illustrative scope.)

Monday, February 04, 2008


I giochi del depravato.

(3 ore di gioco.)
Ho raggiunto le tre ore di gioco con il videogioco Rule Of Rose.
Ovviamente posso dire la mia solo su quanto ho visto, non su tutta l'opera.
E posso dire che, da quanto ho visto, Rule of Rose non è altro che la ennesima variazione del tema del Signore delle Mosche di William Golding.
I "soliti" bambini che lasciati da soli esprimono malvagità pura, la "solita" satira della società....
Insomma, niente pedofilia e violenza estrema.
O forse, ci sarà dopo, non so...
Ma comunque sia, beh, odio sentire la bacchettanza della gente comune e dei media.
Un'opera, anche se estrema, merita di essere visionata accuratamente e metabolizzata, prima di sputar giudizi.

E quindi, beh...alle prossime 3 ore!

ps: mia sorella Vale ed io ci siamo presi il Playstation 2, prendendo tutto usato.
pps: Siamo a febbraio. Io, a febbraio, dovevo recarmi a Venezia. Dovevo, appunto. Nessuno mi ha ancora scritto niente. Chi doveva scrivermi non mi ha mai scritto niente.Vorrei esprimere a tutti i miei lettori e a tutti i miei colleghi, che mi rallegrano un poco le giornate (non posso negarlo, dopotutto!), il sentimento preciso che si prova ad avere amici e ragazze "in giornata", eppoi nulla.
Ma forse non esprimerlo è l'esatto modalità di trattamento dell'argomento.

(nella foto: Eleanor di Rule Of Rose. The image is used only for illustrative scope. Per ovvie ragione, tra le bimbe, è quella che preferisco)