Relativo al post sul tempo di qualche giorno fa.

Sono un supersfigato.
Non ho mai avuto una ragazza e tutti si chiedono come mai.
E neanche io so perchè e sparo ipotesi.
Il vivere a bullolandia, le malattie psicosomatiche, la timidezza, il mio continuo riposare sugli allori quando incontro una ragazza che mi piace (dicasi "corteggiamento lungo vecchia maniera").

Molti la fanno facile.
Trovatela al lavoro, trovatela in internet (questa ultima cosa, per esperienza personale, mi fa pisciare sotto dal ridere), provaci con le cameriere.
Ma una cosa è dire, una cosa è fare.

Ho una ragazza che mi piace, come sapete.
Una ragazza che forse anela a me (ma forse...le donne molto spesso civettano per essere popolari).
Una ragazza che ho trovato a lavoro.

Ecco.
Molti di quelli che la fanno facile, dovrebbero essere molto contenti di questo e, visto che si dicono tanto amici miei, dovrebbero spingermi, motivarmi e assecondarmi.

Voi credete che molti di quelli che la fanno facile siano al mio fianco?
OVVIAMENTE NO.
Anzi.
Mi osteggiano, cercano di primeggiare.
Cercano di vederla, visto che sanno che "una nuova ragazza carina è arrivata".
E se non fosse com'è, andrebbe lo stesso.
Perchè basta che sia una ragazza.
Anche se hanno già la ragazza, devono fare i galletti.

Stronzi, morite tutti!

(nb: So bene che è morto da poco uno dei miei miti. Ma non parlarne è forse la migliore commemorazione che posso fare...)

Io (Contrario di Me Stesso)

Per anni ho celato la mia identità con immagini di Sonic, Daruma e divette coreane e giapponesi.

Ora mi riapproprio della mia identità.

La foto non è splendida, perchè sorrido (mi fa sempre schifo, quando sorrido!), ho una crosta da brufolo sulla fronte e delle escoriazioni da rasoio sopra il labbro.

Ma sono io, cribbio.

In tutta la mia polsieritica, basettifica, camicifica forma.

PS: notare che faccio finta di lavorare...

Il Libretto Rosso di Alessio ( perchè l'ho comprato, chiaro!)

Ho appena preso il Libretto Rosso di Mao.
Per anni l'ho cercato.
L'ho trovato in vetrina alla libreria vicino a dove lavoro.
Ovviamente l'ho comprato senza pensarci nè prima, nè poi.

Ora posso alzarlo al cielo con fare baldanzoso e urlare:
"Potere del libretto rosso di Mao, vieni a meeeeeeau"

Il problema.

Il problema vero non è quanto un avvenimento possa incidere sulla mia felicità o la mia disperazione.
Il problema vero è che, qualsiasi sia l'avvenimento, esso si propagherà per molto, molto tempo, finchè un altro avvenimento di qualsiasi tipo non prenderà il suo posto nella mia testa, facendo ricominciare il circolo.
Quindi basta un niente, per farmi pensare di notte invece di dormire.
E quando penso di notte faccio progetti e li cancello, interpretando grottescamente sia la vocetta sognatrice e speranzosa, sia la vocetta nichilista e distruttiva.

Non succede molto, insomma.
E quando succede, uccide, perchè non continua.
Se continuasse non penserei ore ed ore notturne a cosa dire, a cosa fare e cose così.
Direi e farei e basta.
Come fanno tutti.
E come tutti porrei il mio libero arbritrio alla scelta delle amicizie, dividendo il mondo tra buoni e cattivi.
E non farei come ora, che vedo tutti i ragazzi che conosco anche superficialmente come insostituibili alleati e le ragazze come madonne salvatrici e comprensive.

Una merda, praticamente...
(Vi amo, ragazze)

Sull'affitto e su Doraemon

In questo periodo, sto pensando di prendere casa da solo.

Di affittare un monolocale.

Ci ho già pensato spesso, da quando ho uno stipendio fisso.

E forse continuerò a pensarci ancora un pò, prima di fare la scelta definitiva.

Il motivo è sempre quello.

Cioè tentare di favorire il caso, forzare gli eventi.

E anche veder peggiorare la situazione.

Ma almeno provarci.

Ho messo, sulla mia borsa del lavoro, un fazzoletto di Doraemon che mi era stato regalato da Rudolph, un ragazzo giapponese che vive in Germania e che ho conosciuto nel mio primo viaggio in terra teutonica.
Come un lampo, l'altro ieri, in piena notte, mi sono ricordato di quel regalo.

Quel regalo che da anni ormai viveva recluso nel mio "Scrigno delle sette perle" (cioè una scatola da scarpe in cui metto ogni minutaglia di indubbio valore artistico che trovo...).

E così ho pensato bene di liberarlo, legandolo alla borsa che porto sempre con me.

(nella foto: Doraemon ed i suoi amici. The image is used only for illustrative scope.)

Ironie.

Sono programmatore.

Da quasi due mesi non programmo.

Perchè? Non lo so.

Forse lo sa solo Dio, se esiste.

Sono scrittore.

Ho iniziato un nuovo racconto.

Pieno di odio, di sangue e (subconsciamente) d'amore.

Perchè ho ricomiciato a scrivere? Non lo so.
So solo che ho aperto un file e ho iniziato a liberarmi.

Quando ri-inizio a scrivere non è mai buono.

(nella foto: I Sanctity. The image is used only for illustrative scope. Per rimanere in tema col titolo del post, belli e bravi)

Caught Somewhere in Time (chi conosce questa canzone?!)

Recentemente ho notato una cosa.

La nostra società sta subendo un fortissimo calo di cultura generale in pochissimo tempo ed ogni giorno rimango basito, dinanzi alla morte celebrale di tutto ciò che credevo importante.

Vedo continuamente giornali che hanno in prima pagina lo sport (Uno, il Solo), sempre più piccoli e sempre più pieni di nulla.

Vedo televisioni che si buttano sempre di più a pesce su notizie piccanti per fare audience, per far storcere il naso alle persone all'ora di cena.

Vedo tribunali che si riempiono di ballerine e soubrette e lasciano fuori i Veri Criminali, i finanzieri, i politici.

Vedo ragazzine sempre più piccole e sempre più nude.

Vedo ragazzi sempre più effemminati.

Ed il brutto è che mi sento impotente, perchè è tutto così ben radicato, così tentcolare da togliermi il fiato.

(nella foto: Hayley dei Paramore. The image is used only for illustrative scope. Oh, perchè le ragazzine rock sono sempre così carine?)

The Day After- riflessioni a riguardo.

Quando lavoro spesso scrivo cose a casaccio, tanto per far sapere a chi mi segue (cioè nessuno) che sono ancora vivo e perchè odio non aggiornare il seguente diario online per lungo tempo.

Ho appena trascorso un mese in cui ho parecchio lavorato.

Ed oggi non sto lavorando.

Quindi ho passato il tempo a leggere i posts di quest'ultimo periodo, dall'inizio alla fine, più che altro per vedere la qualità dell'italiano usato in quei veloci, veloci posts velocemente scritti.

E mi si è parato dinnanzi un autoritratto di stramba fattura, una dimostrazione tangibile di ciò che sono in realtà.

Cioè un ragazzo che odia il suo lavoro e che è attratto da giovani lavoratrici con gli occhi a mandorla dedite a modesti impieghi.

Tutto sommato non è male.

Viva le cameriere e le donne delle pulizie!

(nella foto: gli UfoMammut. The image is used only for illustrative scope. Three handsome guys. Ovviamente amo moltissimo il loro lavoro, ricercato e profondo, ma ultimamente sto sentendo troppi gruppi che producono canzoni non inferiori ai 7 minuti e ne ho un pò le scatole piene. Oggi ho deciso di recarmi da Mariposa e chiedere ad AV un disco punk rock da canzoni di minimo 1 minuto e mezzo e un cd di metalcore rabbioso....)